Tricologo Padova

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STUDIO MEDICO DI TRICOLOGIA
Dr.ssa Maria Luisa Calabrò - P. Chimico Elios Braggion

Vengono svolte le seguenti attività specialistiche:

La visita tricologica consiste di due fasi, della durata di due ore complessive.

  • Nella prima fase il medico tricologo, raccoglie i dati del paziente, sia anagrafici che anamnestici, si ascoltano le domande, si danno le relative risposte anche correlate da schede esplicative o informative di supporto.
    Prescrive gli esami ematoclinici opportuni e fissa la data della fase successiva, la seconda.
    Il tecnico tricologo, nel contempo provvede a raccogliere un insieme di dati strumentali, per una corretta valutazione delle condizioni fisiotricologiche e a tale scopo sia il medico tricologo che il tecnico tricologo, eseguono un controllo dermatoscopico sul cuoio capelluto del paziente.
  • Nella seconda fase si valutano gli esami ematoclinici, e l’esame tricologico della ciocchetta di capelli estratti.
    Il medico tricologo fa la diagnosi e dà la terapia.
  • Il tecnico tricologo dà le indicazioni per una corretta gestione cosmetologica della cute e dei capelli; dopo aver evidenziato sinteticamente taluni aspetti emersi dalla analisi tricologica in luce polarizzata riportati nella scheda, la stessa viene consegna al paziente.
L’analisi microscopica in luce polarizzata è un’analisi completa del capello.
Con il termine capello, in questo caso, si deve considerare l’annesso cutaneo nella sua interezza. In esso distinguiamo: lo stelo, la radice ed il bulbo.

Lo stelo, la parte che fuoriesce dalla cute del cuoio capelluto e si libera all’esterno in funzione della sua lunghezza. A livello dello stelo, ma solo con la luce polarizzata, quando viene posto su di un microscopio, vengono evidenziati se presenti i danni dovuti a lavaggi frequenti, ed a maggior ragione quelli prodotti da detergenti non idonei anche se usati non di frequente, vale a dire due massimo tre volte alla settimana. Quelli creati da asciugature con phon a temperature elevate, quelli a seguito di immersioni o bagni frequenti in acqua di mare per l’eccessiva concentrazione del Cloruro di Sodio (sale), ed in piscina a causa del Cloro. Ma i peggiori sono quelli legati ai trattamenti chimici, quali: permanenti, colore, mechès e decolorazioni e a combinazioni degli stessi.
La radice, la parte compresa tra la cute ed il bulbo. Se osservata, e solo al microscopio in luce polarizzata, ci evidenzia le guaine interne ed esterne, nonché il loro stato. Vengono mostrati se presenti l’Acido Lattico e/o lo Squalene. Individui chimici che compromettono la vita del follicolo. Pertanto è d’obbligo intervenire con adeguate terapie per eliminarne la formazione e per ridurne gli effetti dannosi. Anche dalla radice è possibile osservare anomalie riconducibili allo stress, oltre ad altre altrettanto specifiche dovute a problematiche digestive o da deperimento fisico e/o psicosomatiche.

Il bulbo, è la zona mitotica, dove si forma il capello, prima come radice e poi come stelo. ll bulbo se osservato, e solo, al microscopio in luce polarizzata ci è possibile sapere se è vivo (in fase Anagen), o è morto (in fase Catagen), e ciò ci dà la possibilità di calcolare un tricogramma corretto. Fondamentale per avere una buona indicazione sul ciclo del capello in essere, e quindi, la possibilità di intervenire affinchè venga, quanto più possibile, portato alla normalità, se così non fosse, con le opportune terapie. E’ ancora nel bulbo che possiamo osservare la presenza di proteine da stress appurando così la condizione stressogena in essere, e per certi versi l’entità. Nel bulbo è evidenziata la carenza eventuale di elementi, quali il ferro, lo zinco, il rame e comunque di metabolismi in sofferenza o in difficoltà.

La mesoterapia è un trattamento indicato per l’alopecia androgenetica ed areata e per diradamenti di diversa eziologia. Non è un trattamento radicale, ma con appropriate indicazioni può dare eccellenti risultati. E’ molto importante per il paziente conoscere esattamente vantaggi e limiti di questa metodica in rapporto alla sua personale condizione estetica. La mesoterapia sul cuoio capelluto si esegue al fine di ridurre quanto più possibile la miniaturizzazione dei capelli. La mesoterapia è una metodica terapeutica che consiste nell’iniezione intradermica, loco regionale, di piccolissime quantità di farmaci. Non si tratta quindi di una “medicina alternativa”, ma di una via di introduzione alternativa di farmaci nell’organismo, che si avvicina ai concetti delle vie parenterali più di frequente usate, quali l’intramuscolare e l’endovenosa.
Analizzando più in dettaglio i concetti osserviamo che:

  • È una tecnica di iniezioni.
  • Queste iniezioni vengono eseguite nel derma o nell’ipoderma superficiale.
  • I tessuti che più si giovano del trattamento sono di natura mesodermica da cui il nome mesoterapia.
  • Le dosi dei farmaci iniettate sono molto basse.
  • I farmaci più frequentemente usati sono:
    Kenacort (cortisone) e Placentex integro (acidi nucleici).

    • Dolore, in generale l’infissione degli aghi nella cute è piuttosto dolorosa, tant’è che l’uso dei multi iniettori da 12 o 18 aghi è stato soppiantato dall’ago singolo.
      Nel nostro studio viene impiegato un mesoiniettore che oltre a rendere molto più efficace la seduta terapeutica, nonostante un ancor più ridotto impiego di farmaci, ne riduce drasticamente il dolore ed il tempo necessario ad effettuare la seduta.
    • Sanguinamento ed ematomi, anche se di lieve entità e di breve durata con l’utilizzo del mesoiniettore vengono completamente scongiurati.
    • Infezione, seguendo le normali procedure igieniche post trattamento, non vi sono problematiche di questo tipo, a maggior ragione, durante il trattamento con il mesoiniettore si utilizzano esclusivamente aghi sterili monouso che non necessitano di essere sostituiti durante la seduta, oltre alle normali pratiche di disinfezione accurata delle parti da trattare e trattate.
    • Rottura dell’ago, con il mesoiniettore questa evenienza è quanto mai remota.
    • Reazione allergica, è un inconveniente possibile, anche se molto infrequente e comunque legato per lo più a condizioni soggettive e non farmacologiche. Con il mesoiniettore vengono utilizzate quantità di farmaci molto ridotte ed alquanto diluite, per cui una tale ipotesi è ancora meno probabile. Ciò non toglie che l’eventuale verificarsi di un tale evento non ci troverà impreparati.
La carbossiterapia consiste nello iniettare anidride carbonica (CO2), allo stato gassoso ed a temperatura ambiente, nel sottocute, per mezzo di un ago sottilissimo (30G), montato su di un tubo alla cui estremità è posto un porta ago.
Nel nostro studio viene utilizzato uno strumento denominato CARBOXYPEN. E’ uno strumento meccanico gestito elettronicamente. E’ uno strumento che ci permette di regolare la quantità ed il flusso della CO2 da inoculare ed in particolar modo la profondità che sarà sempre la stessa per tutto il tempo della seduta, a meno di volute opportune regolazioni, garantendo la massima sicurezza. La CO2 induce un forte effetto vasodilatatore a livello del microcircolo, aumentando l’afflusso sanguigno nel tessuto adiposo e muscolare trattato e nei tessuti adiacenti, per la proverbiale capacità di diffondere in modo facile ed efficace. In sua presenza l’emoglobina libera più ossigeno e ripristina il microcircolo capillare, (effetto Bohr), e fa diminuire il pH concorrendo a favorire il metabolismo. La CO2 è normalmente prodotta dalle nostre cellule come prodotto finale del metabolismo e viene eliminata attraverso i polmoni come processo finale della respirazione. Quindi può essere considerata come un agente “ecologico” terapeutico. Si utilizza in caso di Alopecia Areata e nei diradamenti del cuoio capelluto. Non è così dolorosa da richiedere l’anestesia.
Si suggeriscono almeno dieci sedute, della durata di circa venti minuti, con cadenza settimanale o al massimo bisettimanale.
Controindicazioni, sono rappresentate da:
insufficienza renale grave, trombosi arteriose, terapie con inibitori dell’anidrasi carbonica, tachiaritmie cardiache, pregresso ictus, gravidanza, tromboflebiti e anemia grave.
La terapia viene assegnata al fine di risolvere problematiche di capelli e/o di cute. La terapia che deve contrapporsi a specifiche anomalie, che possono essere determinate da cause esogene, endogene o metabolico-carenziali potrà essere semplice o articolata. Realizzata con cosmeceutici e/o con farmaci, somministrati per via topica, mesoterapia o sistemica.
Talvolta singolarmente altre in combinazione tra loro.

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